Restart post COVID: misure per prevenire il rischio COVID

    Guido Zaffaroni

    RESTART POST COVID – Misure per prevenire il rischio COVID

    L’ INAIL ha appena pubblicato quello che sarà il documento guida nella prevenzione del rischio COVID nell’ambiente di lavoro.

    La pubblicazione indica lo schema di azione per le imprese al fine di adottare idonee misure atte a prevenire/mitigare il rischio di contagio per i lavoratori.

    Il primo passo è quello di “identificazione la metodologia di valutazione integrata del rischio, suggerendo la  costruzione di una matrice di rischio in cui classificare le condizioni di:

    • esposizione
    • prossimità
    • aggregazione

    Il risultato finale determina l’attribuzione del livello di rischio con relativo codice colore per ciascun settore produttivo all’interno della matrice.

     

    Sulla base della matrice di rischio l’impresa procede a progettare la Strategia di Prevenzione, articolando la combinazione di

    Misure organizzative

    • Gestione degli spazi di lavoro
    • Organizzazione e orario di lavoro

    “Le misure organizzative sono estremamente importanti per molti aspetti, anche quale contributo alla prevenzione primaria e quindi nell’ottica dell’eliminazione del rischio.

    La progressiva riattivazione del ciclo produttivo non può prescindere da una analisi dell’organizzazione del lavoro atta a contenere il rischio attraverso rimodulazione degli spazi e postazioni di lavoro, dell’orario di lavoro e dell’articolazione in turni, e dei processi produttivi” (INAIL Documento citato)

    Misure di prevenzione e protezione

    • Informazione e formazione
    • Misure igieniche e di sanificazione degli ambienti
    • Utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuali (DPI) per le vie respiratorie
    • Sorveglianza sanitaria e tutela dei lavoratori fragili
    • Misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici.

    Si sottolinea quanto l’importanza dell’attività  di Informazione e formazione.

    L’impresa deve procedere quanto prima ad attuare documentazione e  sessioni informative –  “adattate allo specifico ambito lavorativo, in modo da permettere a tutti i lavoratori di comprendere puntualmente ed esattamente le modalità del rischio, sia valorizzando l’ampia attività comunicativa già fatta rispetto al periodo di chiusura passato, sia anche valorizzando la consapevolezza reciproca del rischio che, proprio per la sua tipologia, vede la prevenzione intrinseca nel distanziamento sociale, nei  comportamenti e nelle misure di prevenzione anche individuali.

    È quindi imprescindibile mettere in atto un’incisiva ed efficace attività di informazione e formazione, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi; è altresì necessario realizzare un’efficace comunicazione anche finalizzata ad evitare, ad esempio, forme di stigmatizzazione nei confronti di lavoratori che provengono da aree a pregresso maggior rischio nonché a favorire – in tempo di “infodemia” – l’accesso a fonti istituzionali per le informazioni, evitando così il moltiplicarsi di fake news” (INAIL Documento citato

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