Previsione integrata: come inserire le rimanenze

In questo articolo si spiega come inserire i valori delle le rimanenze all’interno della previsione integrata

Nei due articoli “Previsione integrata: come inserire le varie operazioni aziendali” e “Previsione integrata: come inserire le immobilizzazioni e gli ammortamenti” potrete trovare le spiegazioni riguardanti il modello CURTEX i ricavi e i costi d’azienda.

Le rimanenze di fine esercizio

L’inserimento del valore “rimanenze” a fine esercizio è indispensabile per capire la situazione economico/patrimoniale dell’impresa rapportata al periodo di tempo esaminato.

Si consideri un’impresa che nell’anno 2021 compri merci per un valore di 1.280, e le rivenda tutte nello stesso anno al valore di 3.300, conseguendo un utile di 1.320; e che l’anno successivo compri per 2.040, vendendo tutto a 3.400, ottenendo un utile di 1.360. I seguenti conti economici mostrano quanto descritto.

Si osservi la stessa impresa in una situazione diversa, in cui l’imprenditore si comprano tutte le merci nell’anno 2021 (euro 4.20), vendendole in parte (Euro 3.300) nel primo anno e il resto (Euro 3.400) l’anno successivo. La rilevazione di queste operazioni sarebbe la seguente:

Leggendo i numeri appena presentati si sarebbe portati a pensare che nel primo anno ci sia stata una perdita (meno euro 720) ed il secondo un utile (euro 3.400), con un risultato complessivo dei due anni (euro 2.660) uguale a quello dell’esempio precedente.

La seconda rappresentazione, tuttavia, non tiene conto del fatto che alla fine dell’anno 2021 l’impresa detiene nei suoi magazzini i prodotti acquistati ma non ancora venduti (nel primo esempio, invece, si era ipotizzato che nell’ambito dell’anno tutte le quantità acquistate fossero state vendute).

Si ipotizzi che il 31.12.2021 nei magazzini dell’impresa sussistano prodotti ancora da vendere per un valore di Euro 2.040, come di seguito illustrato:

Conoscendo il valore del magazzino, è possibile “rettificare” i conti di periodo, perseguendo un metodo di misurazione che attribuisca ad ogni esercizio la misura del suo andamento:

Se osservate il prospetto, si nota come si sia tornati alla distribuzione di risultato già vista nel primo esempio (quando tutto quello che si comprava era venduto nell’anno e il magazzino finale era pari a zero).

In estrema (e poco ortodossa) semplificazione, si procede come se l’ultima operazione dell’anno 2021 fosse quella di “vendere” il magazzino residuo all’anno seguente: avremo nel conto economico e nello stato patrimoniale la voce rimanenze finali (un “ricavo” nel conto economico, un “credito” verso l’anno successivo nello stato patrimoniale).

Simmetricamente, la prima (immaginaria) operazione dell’anno 2022 sarà l’acquisto del magazzino che esisteva l’anno prima: nel conto economico il valore è accolto come “costo” , nello stato patrimoniale si azzera quello delle rimanenze finali dell’anno precedente.

Una più ampia illustrazione di come si articola la dinamica delle rimanenze è presentata nell’articolo “Stime per il bilancio: le rimanenze”, cui si rimanda.

La rilevazione delle rimanenze nel foglio di calcolo

Inserire i movimenti delle rimanenze nel foglio CURTEX è intuitivo.

Si crea nel modello la  riga “Rimanenze”.

Il primo anno si inserisce il valore delle rimanenze finali come se fosse un ricavo di conto economico.

L’anno successivo il valore delle rimanenze finali del periodo precedente diventa quello delle rimanenze iniziali del nuovo anno; e nel conto economico il valore è assimilabile ad un costo.

Concludiamo l’esposizione aggiungendo le operazioni qui descritte integrando il modello CURTEX con i valori esemplificati (e una previsione di condizioni di pagamento concesse ai clienti e dai fornitori di 90 giorni).

Gli stessi numeri, se rappresentati nella forma “classica” a tabelle, sono i seguenti:

Un modello di calcolo articolato

Per tutti coloro che volessero verificare le potenzialità del calcolo con CURTEX, si presenta di seguito un esempio molto più articolato, invitando il lettore al download  del foglio excel
cliccando qui
. Scaricando il foglio potrete “simulare” gli infiniti scenari possibili, traendo l’esempio per le vostre situazioni.

Rispetto ai modelli presentati negli altri articoli, l’esempio qui riportato prevede un’ utile forma di stima di acquisti e livello delle scorte.

Le variabili sono le seguenti:

Struttura patrimoniale iniziale

 

Piano investimenti (“CAPEX”)

 

Previsioni dei ricavi e dei costi con rotazione scorte

                         

 

Variabili finanziarie

I fogli CURTEX

 

I prospetti di bilancio “classici”