Come formare un analista di bilancio: un approccio pratico

    Guido Zaffaroni

    Se ben guidato, anche un neofita riesce a capire i numeri aziendali.

    Le nostre Università formano bravissimi laureati, espertissimi nelle tematiche più sofisticate nei loro campi scientifici.

    Quelli che hanno la fortuna di poter lavorare nei settori per cui sono preparati spesso però devono aspettare diversi anni per applicare pienamente le loro conoscenze.

    Il neolaureato italiano, almeno nella mia esperienza, possiede un bagaglio limitato di capacità che agevolino un veloce inserimento lavorativo,

    E’ quindi necessario attivare un ulteriore processo di formazione interno.

    Situazione differente  si verifica nei neolaureati provenienti dall’ estero, quali ad esempio quelli di formazione anglosassone: meno preparati scientificamente, sono però in grado di districarsi con maggior disinvoltura in compiti pratici.

    Nell’esperienza di inserimento dei collaboratori ho definito negli anni un percorso collaudato per la loro formazione iniziale, con l’obiettivo di stimolarli da subito a poter contare su di loro per formulare analisi economico finanziarie.

    Probabilmente gli strumenti e gli esempi adottati sarebbero giudicati elementari nell’ambito della  formazione universitaria.

    Ma tant’ è: i miei collaboratori hanno tratto molti spunti positivi  cominciando quanto prima a “volare da soli”.

    Anche su loro stimolo  ho predisposto una serie di articoli che ripercorrono il sentiero di formazione somministrato ai giovani colleghi, che trovate su questo sito.

    Necessario per lo svolgimento dei moduli è la capacità di utilizzare “fogli elettronici”.

    Anche se Excel è lo strumento più famoso, si ricorda come siano liberamente disponibili in “open source” più utilità scaricabili gratuitamente. LIBRE OFFICE  ONLYOFFICE  OPENOFFICE

    Il primo argomento che affrontiamo riguarda la costruzione di un conto economico semplificato.

    Seguiranno esempi via via più articolati per guidare il lettore  ad affrontare con progressività situazioni più complesse.

    I  file excel esemplificati negli articoli potranno essere “caricati” in modo da essere utilizzati come esempio per costruire i modelli numerici che il lettore vorrà predisporre.

    Si invitano però tutti a tentare la costruzione del proprio foglio elettronico: solo con l’esercizio si possono interiorizzare i principi chiave.

    Come spesso avviene nel processo cognitivo, i singoli passaggi sono semplici.

    L’esercizio “sul campo” con  aumento della numerosità delle variabili genererà la confidenza e l’abilità necessaria.

    Si pensi al giocoliere quando fa volare le palline con le mani: tutti sono capaci di gestire contemporaneamente una o due; già a tre ci vuole un bell’esercizio; oltre si diventa un circense.

    Ma con perseveranza e pazienza si ottengono risultati insperati.

    A breve pubblicheremo il primo contributo.

     

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