La tua previsione integrata: il primo passo

In due articoli precedenti (curtex  e curtex2)     ho illustrato le potenzialità è l’utilità del foglio CURTEX a fini previsionali.
Vediamo ora come costruire il foglio utilizzando il supporto di Excel. Procederemo per approssimazioni successive, insegnando a costruire un primo modello “semplificato” che arricchiremo successivamente inserendo ulteriori operazioni. In questa prima fase consideriamo un’impresa che esegue solo operazioni di vendita e di acquisto.

Primo passaggio: costruzione della tabella

Si disegni una tabella come quella di seguito illustrata, composta da:
‐ Riga “Cassa e banche”
‐ Riga “Crediti/Vendite”
‐ Riga “Fornitori/Acquisti”
‐ Riga “Utile esercizio”
‐ Riga “Totali”
‐ Colonna “Saldi iniziali”
‐ Colonna “Conto economico”
‐ Colonna “Flusso di cassa”
‐ Colonna “Saldi finali”

La tabella contiene alcune formule fondamentali:
‐ I valori di ogni colonna sono totalizzati algebricamente nell’ultima riga in basso della colonna
stessa;
‐ I valori di ogni riga sono totalizzati algebricamente nell’ultima casella a destra (colonna saldi finali)
‐ La casella inquadrata all’incrocio tra “colonna conto economico” e riga “utile d’esercizio” deve
essere uguale alla somma algebrica negativa degli altri valori della colonna “Conto economico”;
‐ La casella inquadrata all’incrocio tra “flusso di cassa” e riga “cassa e banche” deve essere uguale
alla somma algebrica negativa degli altri valori della colonna “Flussi di cassa”;
Nella progettazione della tabella si presti estrema attenzione a non cadere nella situazione di errore Excel “riferimento circolare”: se vi trovaste in questa condizione controllate le formule che avete imputato fino a che l’errore sparisca.
Prevediamo ora un valore di vendita pari a 3.000, imputandolo alla casella compresa fra la riga Crediti/Vendite e la colonna Conto economico; se il foglio Excel è stato costruito bene si otterrà la seguente situazione:

La tabella appena costruita mostra che l’azienda ha venduto beni per 3.000 euro, che non ha ancora incassato; l’utile del periodo è mostrato nella casella su sfondo giallo (3.000 euro); fino al momento dell’incasso permane un credito verso cliente di Euro 3.000 (casella all’incrocio tra riga “crediti/vendite” e colonna “saldi finali”). La rappresentazione del pagamento della vendita si effettua inserendo il valore dell’incasso di 3.000 nella casella posta all’incrocio della riga “crediti/vendite” e colonna “Flusso di cassa”: ipotizzando che abbiate costruito bene il foglio Curtex, ritroverete la seguente situazione:

In sintesi, la nuova situazione mostra che per effetto dell’incasso si è estinto il credito verso il cliente (il valore di riga Crediti/Vendite colonna Saldi finali è zero), mentre ritroverà un valore di 3.000 nella cassa aziendale. Si inserisca in tabella il valore degli acquisti (esemplificato in euro 2.200) e il relativo pagamento: la situazione risultante sarà la seguente.

Secondo passaggio: stima dell’effetto dei pagamenti differiti

La prassi commerciale consistente nella concessione del “credito” per consentire a clienti e fornitori di pagare le forniture successivamente influisce con estremo rilievo sulla gestione dei flussi di tesoreria. Per prevedere il valore degli incassi e dei pagamenti, il metodo più preciso è quello di verificare vendita per vendita (e acquisto per acquisto) i termini di regolamento.
L’esempio che segue mostra come si potrebbero calcolare le previsioni di incasso derivanti da previsioni di vendita.

 

Nell’esempio, le vendite effettuate nel mese di gennaio vengono incassate due mesi dopo, nel mese di marzo. Fortunatamente, si possono applicare sistemi di semplificazione per i nostri fini previsionali. Uno dei sistemi più efficaci (fatto salve le situazioni di alta variabilità stagionale dei valori) è stimare il valore di incassi e pagamenti sulla base del periodo medio di regolamento: la formulazione che segue illustra la metodologia proposta: conoscendo il valore delle vendite (o degli acquisti) e il termine medio di regolamento clienti si stima il valore dei flussi di incasso.

Applicando il criterio di stima descritto è immediato, inserendo le opportune formule, calcolare il valore degli incassi previsti nel periodo e dei crediti finali.

 

 

Se si desidera osservare come cambierebbe la situazione finanziaria qualora si concedessero ai clienti delle condizioni di regolamento meno stringenti, per esempio aumentandole da 60 giorni a 90 giorni, è sufficiente cambiare la variabile “giorni” e osservare i risultati: la disponibilità di cassa diminuisce da 2.507 a 2.260; i crediti verso clienti aumentano da 740 (rispetto al valore precedente di 493).

Così come si è fatto per le vendite, si modellizzeranno le formule per gli acquisti; di seguito si illustra la situazione con valore di acquisti pari a 2.200, termine di pagamento fornitori a 90 giorni.

 

 

La tabella che avrete costruito vi permetterà di simulare le previsioni cambiando a piacere le variabili vendite, acquisti, giorni incasso clienti e giorni pagamento fornitori. Si veda la tabella successiva, in cui mantenendo invariati i valori di vendita e acquisto, ma peggiorando finanziariamente i termini di incasso (aumentati a 120 giorni) e ridotti quelli di pagamento (portati a 30
giorni) l’impresa si trova in deficit di cassa (cassa = meno 170) , con conseguente necessità di reperire le risorse necessarie.

 

Terzo passaggio: la continuità tra periodi successivi

La situazione illustrata è quella di un’impresa nel suo primo anno di vita, con i saldi iniziali uguali a zero. La situazione concreta è però quella di continuità, in cui i saldi finali di un periodo coincidono con i saldi iniziali del periodo successivo (per le nostre finalità si ipotizza che un credito “iniziale” sia sempre liquidato entro la fine del periodo successivo). La situazione di calcolo dei flussi finanziari è in linea di principio quella vista in precedenza, con l’importante notazione che i “saldi iniziali” (clienti e fornitori) concorreranno al flusso finanziario del periodo successivo: di conseguenza il calcolo della casella definita dall’incrocio tra riga Crediti/Vendite e colonna Flusso di cassa sarà

Quarto passaggio: distinzione nel foglio excel della zona di inserimento variabili da quella di rappresentazione dei risultati

Si consiglia di separare nel foglio excel la zona delle variabili da quella dei risultati. Ciò può essere ottenuto spostando le variabili l’una contiguamente all’altra. Questa scelta consente di gestire con più ordine le iterazioni di simulazione.

L’isolamento delle variabili dalla parte “risultati” consente inoltre di operare efficacemente fissando ulteriori relazioni numeriche “interne” al corpo delle variabili, mantenendo “integro” il motore della simulazione numerica. Si ipotizzi, per esempio, di voler impostare un modello di calcolo in cui si possano immettere tassi di crescita dei ricavi annui e incidenze percentuali dei costi rispetto ai ricavi: nel prospetto che segue si vede come articolare il riquadro delle variabili.

 

Quinto passaggio: “traduzione” dei risultati in forma “classica”

L’ultimo passaggio è la riconduzione dei valori dalla forma matriciale alle tradizionali tabelle di bilancio. Basta semplicemente riclassificare i saldi come evidenziato di seguito.

Il lettore, in conclusione, può scaricare il file Excel relativo a quest’ultima rappresentazione, premendo QUI, potendo verificare da sé, inserendo a piacere le variabili nel modello, le potenzialità dello strumento a fini predittivi.