Sono settimane cruciali e di vitale importanza per la salute pubblica e l’economia di tutto il mondo. Il Covid-19, virus che si è diffuso in Cina all’inizio di Dicembre 2019, sembra ormai diventato un problema per le nazioni di tutti i continenti. I Governi di tutto il mondo si apprestano quindi ad affrontare l’emergenza rappresentata dalla diffusione di questo virus, le cui caratteristiche rimangono ancora in parte sconosciute alla comunità scientifica. Non si hanno infatti dati certi sulla velocità di contagio, né sulle conseguenze della trasmissione. Basandosi sui dati riferiti dalla Cina e ripresi anche dall’OMS sembrerebbe che approssimativamente l’80% dei contagiati riesca a guarire senza bisogno di cure, mentre 1 persona su 6 si ammala gravemente con necessità di cure in terapia intensiva.
Il Governo Cinese sta tentando di gestire la pandemia causata dal Covid-19 attraverso una serrata quarantena di tutte le zone che rappresentano dei focolai di diffusione. La quarantena, però, porta con sé conseguenze decisamente negative per i paesi che si vedono costretti ad adottarla, riducendo le risorse produttive e cristallizzandone l’economia. Come riportato dall’Economist (LINK), è bene quindi apprendere quanto di meglio possibile dall’esperienza cinese, nel tentativo di limitare i danni riguardanti la salute pubblica e l’economia globale. È necessario che si parli pubblicamente del virus, ma che lo si faccia dando sempre informazioni corrette e verificate. Bisogna inoltre arginare in modo immediato ed efficace il contagio del virus, preparando però il sistema sanitario alla gestione dei picchi d’emergenza.
L’OMS ha diffuso delle regole di comportamento molto semplici e indirizzate a tutti, nel rispetto delle quali è possibile contenere il fenomeno di diffusione del Covid-19: è bene evitare luoghi troppo affollati, mantenersi a distanza di almeno due metri dalle altre persone, soprattutto qualora si presentino sintomi come febbre, tosse e difficoltà respiratorie, lavarsi spesso le mani e non toccarsi naso, occhi e bocca. I Governi delle nazioni maggiormente colpite, come ad esempio l’Italia, hanno già attuato misure di prevenzione contro la diffusione del virus, quali la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, la chiusura di luoghi di condivisione, come le biblioteche, le discoteche e i centri sportivi e la cancellazione di eventi pubblici. Bisognerà ora attendere per verificare l’efficacia di queste misure precauzionali, ma, soprattutto, per capire come i Governi riusciranno a gestire le difficoltà economica causate dalla chiusura delle attività, dalla cancellazione degli eventi e dalle gravi ripercussioni sul fronte del turismo.