Il Check di coerenza tra valori di stato patrimoniale e conto economico: cosa si deve fare
Check list: verifica dei fondamentali contabili
“Regola del pollice” è un modo di dire che deriva dall’inglese rule of thumb. Viene spesso usato in ambito matematico, economico e informatico per indicare una linea guida o un principio, spesso dedotto dall’esperienza, indicato come valido nella maggior parte dei casi.
In questa serie di articoli descrivo l’iter delle verifiche preliminari che io ed i miei collaboratori svolgiamo esaminando un bilancio d’esercizio “CEE”.
Si tratta di controlli semplici, attuabili senza particolari capacità tecniche, che consentono però di prendere progressivamente conoscenza di come si connota l’impresa “fotografata” nel bilancio.”
In tre articoli precedenti si sono illustrate le verifiche dei fondamentali contabili, il check del conto economico e il check dello stato patrimoniale.
La quarta serie di controlli è quella che abbiamo chiamato “Check di coerenza tra valori di stato patrimoniale e conto economico”, e si attua come segue:
- Verificare la coerenza dei crediti verso clienti rispetto alle vendite
- Verificare la coerenza dei fornitori rispetto agli acquisti
- Verificare la coerenza del livello delle scorte rispetto vendite/acquisti
- Verificare la coerenza del risultato della gestione finanziaria con i saldi i bancari
- Verificare la coerenza tra il costo del lavoro e il numero dei dipendenti
Nell’articolo introduttivo al check di coerenza tra valori di stato patrimoniale e conto economico si è cercato di spiegarne la logica.
In questo articolo si illustra come effettuare i controlli nella pratica.
Gli indici descritti sono utilizzati come segue:
- Il primo controllo è capire se l’indice che ha calcolato è quello ricorrente al mercato/settore dell’impresa.
- L’altro controllo è quello di confrontare l’indice con quello relativo all’anno precedente e, se si discosta significativamente, capire il perché.
Prendiamo gli stati patrimoniali e il conto economico utilizzati negli esempi precedenti.
Coerenza dei crediti verso clienti rispetto alle vendite
La finalità di questo controllo è di accertarsi se i valori delle vendite esposti in conto economico e dei crediti verso clienti sono coerenti.
La coerenza viene confermata quando:
- Il valore dell’indice che viene calcolato (numero medio giorni incasso) rispecchia quelli correnti nel settore economico di riferimento;
- I valori dell’indice sono costanti nel corso degli anni osservati
La formulazione è quella di seguito esplicitata:
Il fatto che i risultati mostrino un periodo medio di incasso di 95 giorni (93 giorni nell’anno precedente) sono confortanti, tenuto conto che termini medi di regolamento di 60/90 giorni sono quelli normalmente riscontrabili nella realtà economica nazionale.
Coerenza dei fornitori rispetto agli acquisti
La finalità di questo controllo è di accertarsi se i valori degli acquisti esposti in conto economico e dei debiti verso fornitori siano coerenti.
La coerenza viene confermata quando:
- Il valore dell’indice che viene calcolato (numero medio giorni pagamento) rispecchia quelli correnti nel settore economico di riferimento;
- I valori dell’indice sono costanti nel corso degli anni osservati
La formulazione è quella di seguito esplicitata:
Il fatto che i risultati mostrino un periodo medio di pagamento di 88 giorni (96 giorni nell’anno precedente) sono confortanti, tenuto conto che termini medi di regolamento di 60/90 giorni sono quelli normalmente riscontrabili nella realtà economica nazionale.
Il maggior valore dell’anno precedente può avere varie spiegazioni, per esempio la concentrazione di acquisti negli ultimi mesi dell’esercizio; oppure l’effettuazione di investimenti.
Si dovranno leggere bene la nota integrativa e la relazione della gestione dell’anno.
Comunque si tratta di variazioni “accettabili” come potrà riscontrare il lettore di bilancio via via che affinerà la propria esperienza di analisi.
Coerenza del livello delle scorte rispetto vendite/acquisti
La finalità di questo controllo è di accertarsi se il valore delle scorte di magazzino è coerente con il valore degli acquisti esposti a conto economico.
Per meglio capire la natura di questi valori rinviamo al nostro articolo “Stime del bilancio: le rimanenze”.
La coerenza viene confermata quando:
- Il valore dell’indice che viene calcolato (rotazione del magazzino) rispecchia quelli correnti nel settore economico di riferimento;
- I valori dell’indice sono costanti nel corso degli anni osservati
La formulazione è quella di seguito esplicitata:
Questo indice è meno confrontabile con parametri settoriali, in quanto la scelta del livello delle scorte può essere oggetto di specifiche politiche aziendali.
In ogni caso è interessantissimo il confronto tra esercizi, e consente al lettore di formulare i propri giudizi sull’andamento dell’impresa.
Anche in questo caso utilissima l’analisi dell’informativa di bilancio (nota integrativa e relazione della gestione).
Coerenza del risultato della gestione finanziaria con i saldi i bancari
La finalità di questo controllo è di accertarsi se il valore degli oneri finanziari a conto economico è coerente con il saldo dei debiti bancari.
L’obiettivo è stimare il costo del denaro “teorico” e confrontarlo con i tassi di interesse vigenti sul mercato.
Dividendo il valore degli oneri finanziari per i debiti bancari si ottiene il tasso passivo stimato, come di seguito indicato.
Questo dato può essere particolarmente “ballerino”, in particolare se i valori medi di indebitamento di fine anno sono sensibilmente differenti da quelli medi annui (per esempio, se si è assunto un nuovo finanziamento negli ultimi mesi dell’esercizio).
Può essere in questi casi utile ragionare non sul valore finale del debito bancario, ma sulla media (valore del debito ad inizio anno + valore fine anno; diviso 2)
Coerenza tra il costo del lavoro e il numero dei dipendenti
La finalità di questo controllo è stimare il costo medio per addetto e verificare se è all’interno dei parametri medi di mercato.
Il numero dei dipendenti aziendali è un’informazione obbligatoria accolta nell’informativa di bilancio:
Noto il numero dei dipendenti, lo si utilizza come divisore del costo del lavoro esposto in bilancio, ottenendo il costo medio per dipendente:
Anche in questo caso ci sia affiderà alla propria sensibilità e all’esperienza.