Analisi di bilancio: ecco la check list

    Guido Zaffaroni

    L’analisi di bilancio e l’importanza di una verifica tramite una check list

    “Regola del pollice” è un modo di dire che deriva dall’inglese rule of thumb. Viene spesso usato in ambito matematico, economico e informatico per indicare una linea guida o un principio, spesso dedotto dall’esperienza, indicato come valido nella maggior parte dei casi.

    Di seguito descrivo le prime verifiche che svolgo sul bilancio d’esercizio “CEE”.

    Si tratta di controlli semplici, attuabili senza particolari capacità tecniche, che consentono però di prendere progressivamente conoscenza di come si connota l’impresa “fotografata” nel bilancio.

    E che costituiscono una prima base conoscitiva sempre utile

    1) Check fondamentali contabili:

    •  Che il valore dell’attivo e quello del passivo/patrimonio netto siano uguali;
    • Controllare che l’utile (perdita) d’esercizio evidenziati in stato patrimoniale e conto economico siano uguali;
    • Verificare che il valore del patrimonio netto finale dell’esercizio precedente e l’utile/perdita dell’esercizio successivo coincidano ovvero risultino operazioni sul capitale/dividendi

    2) Check conto economico

    • Identificare ed enucleare “componenti straordinari” accolti nei ricavi e nei costi
    • Confrontare i valori di conto economico dei due esercizi di bilancio ed evidenziare se ci sono variazioni significative da capire; la verifica deve essere fatta anche percentualizzando i componenti rispetto ai ricavi;

    3) Check situazione patrimoniale finanziaria

    • Verificare il rapporto tra passivo e patrimonio netto;
    • Confrontare i totali dei valori di stato patrimoniale dei due anni rappresentati e capire se ci sono variazioni significative da approfondire;
    • Calcolare il valore del “Capitale circolante netto”, verificare se sia positivo o negativo e analizzare la variazione con l’esercizio precedente;

    4) Check coerenza tra valori di stato patrimoniale e conto economico

    • Verificare la costanza del rapporto consumi/ricavi e costo venduto/ricavi tra gli esercizi;
    • Verificare i termini medi di rotazione delle scorte;
    • Verificare i termini medi di incasso dei clienti;
    • Verificare i termini medi di pagamento ai fornitori.

    5) Check coerenza informazioni con nota integrativa

    • Verificare la coerenza del costo del lavoro rispetto al numero degli addetti;
    • Verificare la coerenza del risultato della gestione finanziaria con i saldi netti bancari;
    • Verificare il livello degli ammortamenti col valore degli investimenti dell’esercizio;
    • Verificare la coerenza delle imposte;
    • Verificare se sussistono significative capitalizzazioni di costi e se del caso analizzare;
    • Verificare se esistono significative imposte “attive” e se del caso analizzare.

    Nei prossimi articoli si presenteranno casi concreti di applicazione dei controlli e la portata dei risultati.

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