Anche per chi non ha una formazione da economista, capire il bilancio di un’impresa è facile se l’argomento viene spiegato in modo efficace.
E’ curioso osservare quanti imprenditori ed operatori d’azienda siano in difficoltà nel capire i bilanci aziendali: stati patrimoniali, conti economici, note di bilancio sono letti in parte, senza una visione d’insieme.
Ma il bilancio per l’azienda è come il cruscotto per l’automobile. Nell’ auto il pilota legge contachilometri, contagiri, livello del carburante, autonomia, e capisce lo stato del suo mezzo. Se il livello del carburante è in “riserva”, e se il prossimo distributore è ai limiti dell’autonomia, il pilota doserà la velocità, riducendola. La lettura del cruscotto non è indispensabile all’uso dell’auto (si può viaggiare anche senza).
La lettura del bilancio per guidare l’azienda è come l’analisi del cruscotto per pilotare l’auto: se ne può fare a meno, ma perdendo informazioni importantissime.
Una causa della difficoltà di lettura del bilancio è la mancanza di spiegazioni semplici ed efficaci all’uso di queste informazioni, tant’ è che imprenditori, tecnici aziendali, ecc. che capiscono come leggere il bilancio, quasi sempre diventano i più bravi nel capire le proprie aziende.
Preliminarmente, però, si fa presente che la lettura di un bilancio, anche quando svolta da un esperto, richiede tempo.Il lettore di bilancio che si senta frustrato perché non capisce in pochi attimi l’azienda sottostante ai dati si consoli: non si tratta di incapacità tecnica. Anche il più esperto, vi assicuriamo, necessita di tempo (si parla di ore, non di minuti) per esaminare e comprendere i dati, utilizzando carta, penna e calcolatore e, soprattutto, molta attenzione.
Questa serie di articoli, che si basano su un esperienza vissuta di formazione presso ingegneri del Politecnico di Milano digiuni della materia, mira a spiegare come leggeri i bilanci.
Lo schema seguito è di progressivo approfondimento, suggerendo di leggere in sequenza i vari articoli passando al successivo solo se è chiaro quanto spiegato nel precedente.
L’ordine di presentazione degli articoli è il seguente:
- I prospetti che costituiscono il bilancio
- Lo stato patrimoniale
- Il conto economico
- Le stime per costruire il bilancio
- Le note al bilancio
- Il rendiconto finanziario
- Bilancio con “Excel”
Dei principi enunciati ci assumiamo la responsabilità in tutti i casi in cui non corrispondano all’ortodossia scientifica, chiedendo comprensione all’ accademia per le finalità divulgative che queste note hanno. Gli articoli sono strutturati in modo da richiedere al lettore un impegno di non più di una decina di minuti ciascuno. Alla fine di ogni articolo saranno sintetizzati i punti di rilievo trattati.
Anche per chi non ha una formazione da economista, capire il bilancio di un’impresa è facile se l’argomento viene spiegato in modo efficace.
E’ curioso osservare quanti imprenditori ed operatori d’azienda siano in difficoltà nel capire i bilanci aziendali: stati patrimoniali, conti economici, note di bilancio sono letti in parte, senza una visione d’insieme.
Ma il bilancio per l’azienda è come il cruscotto per l’automobile. Nell’ auto il pilota legge contachilometri, contagiri, livello del carburante, autonomia, e capisce lo stato del suo mezzo. Se il livello del carburante è in “riserva”, e se il prossimo distributore è ai limiti dell’autonomia, il pilota doserà la velocità, riducendola. La lettura del cruscotto non è indispensabile all’uso dell’auto (si può viaggiare anche senza).
La lettura del bilancio per guidare l’azienda è come l’analisi del cruscotto per pilotare l’auto: se ne può fare a meno, ma perdendo informazioni importantissime.
Una causa della difficoltà di lettura del bilancio è la mancanza di spiegazioni semplici ed efficaci all’uso di queste informazioni, tant’ è che imprenditori, tecnici aziendali, ecc. che capiscono come leggere il bilancio, quasi sempre diventano i più bravi nel capire le proprie aziende.
Preliminarmente, però, si fa presente che la lettura di un bilancio, anche quando svolta da un esperto, richiede tempo.Il lettore di bilancio che si senta frustrato perché non capisce in pochi attimi l’azienda sottostante ai dati si consoli: non si tratta di incapacità tecnica. Anche il più esperto, vi assicuriamo, necessita di tempo (si parla di ore, non di minuti) per esaminare e comprendere i dati, utilizzando carta, penna e calcolatore e, soprattutto, molta attenzione.
Questa serie di articoli, che si basano su un esperienza vissuta di formazione presso ingegneri del Politecnico di Milano digiuni della materia, mira a spiegare come leggeri i bilanci.
Lo schema seguito è di progressivo approfondimento, suggerendo di leggere in sequenza i vari articoli passando al successivo solo se è chiaro quanto spiegato nel precedente.
L’ordine di presentazione degli articoli è il seguente:
- I prospetti che costituiscono il bilancio
- Lo stato patrimoniale
- Il conto economico
- Le stime per costruire il bilancio
- Le note al bilancio
- Il rendiconto finanziario
- Bilancio con “Excel”
Dei principi enunciati ci assumiamo la responsabilità in tutti i casi in cui non corrispondano all’ortodossia scientifica, chiedendo comprensione all’ accademia per le finalità divulgative che queste note hanno. Gli articoli sono strutturati in modo da richiedere al lettore un impegno di non più di una decina di minuti ciascuno. Alla fine di ogni articolo saranno sintetizzati i punti di rilievo trattati.